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Nel mare dei ricordi

7,60 

Bianca Nirta Notaro

FUORI COMMERCIO

Pagine: 88
Mese/Anno: febbraio 2009
ISBN: 978-88-95880-26-6
Dimensioni: 12 x 20 cm

Genere: raccolta di poesie

Collana: Poesia

Esaurito

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Descrizione

Una lirica densa di appassionate virtù quella che Bianca Nirta Notaro ha tessuto nel corso di lunghi anni dedicati alla sua passione per l’arte e la cultura. E di arte vera si può parlare leggendo i suoi versi soavemente intessuti di veri sentimenti ed ampi valori. La purezza e l’onestà caratterizzano la forte tempra di questa autrice che ci ha regalato il suo nobile pensiero attraverso le sue pregevoli raccolte poetiche, ricche di mirabili proposte. L’attenta competenza della versificazione accomuna la poetessa al classicismo carducciano in cui la forza del verso si riveste di acuto senso celebrativo, anche se non mancano note nostalgiche e struggenti di pascoliana memoria in cui l’autrice rivede il passato attraverso lo specchio dell’anima. La passione ed il sentimento si legano al ricordo concretizzandolo e conferendogli lo spirito di una realtà ancora viva ed immanente. Il senso religioso pervade unanimemente una filosofia di vita che è dedita all’amore ed alla speranza. La natura circonda costantemente chi ne esalta la soavità attraverso termini appropriati che sottolineano l’imprescindibile legame fra l’uomo ed il Creato. “Lacrime amare come rugiada”, “una pace serena il cor m’inonda” “vorrei tornare ad essere bambina” sono tutte espressioni collocate in una sorta di sfondo prettamente romantico che fa corona a tutta la poetica di Bianca Nirta Notaro un’abilissima verseggiatrice le cui non comuni qualità descrittive combaciano perfettamente con l’ampio senso della giustizia che pervade ogni cosa. Il mondo degli affetti e dei sentimenti è uno scrigno che non cessa mai di elargire tesori, quando la voluttuosa intimità dell’animo dà libero sfogo alla confidenza dei pensieri, delle aspettative, dei desideri di pace. Quest’ultima è un bene continuamente ricercato da chi ha vissuto la positività ma anche la sofferenza (“…anche se nell’andare sanguinante rimane una ferita”). I fiori sono spesso un motivo consolante che si interseca fra sogno e realtà (“…ghirlande di fiori, tra roseti e cespugli fioriti, ogni olezzo dà un pulpito ai cuori…”) mentre il pensiero vaga lontano all’intrepida ricerca della tranquillità. L’armonia dell’universo viene celebrata in tutta la sua maestosità allorquando la poetessa ne contempla le melodiose sfumature che costituiscono un canto di gioia (“…Abbaglia l’universo l’immensa fioritura, gorgheggi, frulli d’ali risveglian la natura…”). I numerosi motivi romantici si stemperano successivamente in altrettanti esempi “novecentisti” molto vicini a quelli di Alfonso Gatto o Sandro Penna (“Il limpido cielo di un roseo mattino s’oscura ad un tratto, le dense nubi si sciolsero in pioggia scrosciante…”). Le immagini fluttuanti sgorgano di continuo nella lode divina che diviene un oggetto ricorrente e vivificante della descrizione: la poetessa si compiace di una sacra figuratività che dà slancio e corposità al verso rendendolo un improvviso acquerello di colori naturali, nitidi e tersi come l’animo della nostra brava autrice. I medesimi meriti lirici vanno altresì alla poetessa per la sua sublime espressività in lingua vernacolare nella quale il pensiero ed il sentimento si coniugano all’infinito per estendersi in un’ampia gamma di propositi ed enunciazioni tutte da scoprire, quasi sempre legate alla quotidianità ed all’immediatezza (A bambula i purcillana, Lattucheddha ’ncappucciata). Note liriche vivissime che coordinano un compendio poetico di altissimo valore e di validissima pertinenza.

Rossana Rossomando

Nel mare dei ricordi