Descrizione
A ventun anni, il giovane Caramel è finalmente pronto a venire a conoscenza dei lati oscuri del proprio passato che fino ad allora gli erano stati tenuti nascosti.
Scoprirà segreti legati alla sua tragica nascita e alla notte dei tempi, campo di battaglia dell’epica guerra tra il Bene e il Male.
Deciso a portare a termine l’incarico affidato dal Re di Chestercast, Caramel intraprenderà, insieme ai suoi inseparabili amici Robert e Joey, un viaggio durante il quale incontrerà nuovi fedeli compagni, e verrà coinvolto in un’avventura che lo porterà da un estremo all’altro della terra di Bloomerh.
Il suo destino è già stato scritto, ma toccherà a lui decidere da che parte stare…
NOTA DELL’AUTORE
In questa storia, si cerca di mettere in risalto la reale difficoltà che si ha nel prendere determinate scelte nel corso della propria vita. Ogni minima decisione è frutto di ragionamenti mirati, dipendenti da ciò che in quel momento si crede giusto o non giusto fare. Una scelta effettuata nell’arco della nostra vita, può risultare presa con il giusto equilibrio mentale ed emozionale in quel preciso momento, ma crescendo si può dedurre che ciò che si è compiuto sia sbagliato. Erroneamente si dà a queste situazioni l’appellativo di “errori per crescere” ma in questo caso, non li definirei in tal modo. Se non si sbaglia, non si può arrivare ad uno sviluppo mentale, tale che si possa dire di “aver imparato la lezione”. Tali vicende dovrebbero essere chiamate con il nome di “azioni giustificate”. Purtroppo però, c’è chi ricade nell’errore, riscontrando déjà-vu emozionali. Se è vero che bisognerebbe imparare da ciò che si è capito, ovvero dagli errori, allora è comprensibile dire che non si smette mai di imparare. L’uomo ricade in svariate ripercussioni interne per sua volontà. A volte per masochismo, a volte per il semplice desiderio di essere al centro dell’attenzione di altri e a volte proprio perché non si è imparata la lezione.
L’unico consiglio che vorrei azzardare ad avanzare, è quello di non farsi trascinare troppo da questi errori che creano a volte disagi, nell’individuo in questione. Se si dà troppa importanza a ciò, si rischia di non capire il vero senso della vita che è ciò per cui vale la pena d’essere vissuta: la vita è come un bicchiere d’acqua che viene riempito. Se si riesce a vedere il bicchiere mezzo pieno, allora c’è da essere contenti.
In caso contrario, niente disperazione, è solo che ancora non si è assimilato ciò che i propri errori hanno da insegnarci, ma si può rimediare presto. Si spera.
Buona lettura…