Cécile Kyenge

Ministro per l’integrazione con delega alle politiche giovanili

Nata con il nome di Kashetu Kyenge a Kambove, nella provincia congolese del Katanga, da una famiglia benestante e numerosa di etnia bakunda. Dopo le scuole superiori decise di intraprendere gli studi di Medicina e Chirurgia all’università, ma una commissione governativa la dirottò alla Facoltà di Farmacia dell’Università di Kinshasa; grazie all’interessamento di un vescovo ottenne quindi nel 1983 una delle tre borse di studio messe a disposizione degli studenti congolesi per frequentare Medicina all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, borsa di studio che, tuttavia, non giunse.

Arrivò dunque in Italia con un visto di studio ospite di alcuni religiosi e di laici impegnati in attività di assistenza. Si stabilì provvisoriamente in un collegio di missionarie laiche a Modena, lavorando nel frattempo come badante per mantenersi. Si laureò alla Cattolica di Roma per poi specializzarsi in Oculistica presso l’Università di Modena e Reggio Emilia.

Acquisì la cittadinanza italiana nel 1994 quando contrasse matrimonio con un ingegnere nativo di Modena ma di origine calabrese. Nel 2002 fondò l’associazione interculturale DAWA (in lingua swahili: magia, medicina, star bene), con lo scopo di promuovere la conoscenza reciproca delle culture e sviluppare percorsi di sensibilizzazione, integrazione e cooperazione tra l’Italia e l’Africa, in particolare nella Repubblica Democratica del Congo, dove concentra maggiormente i suoi sforzi.

Dal settembre 2010 è portavoce nazionale della rete Primo Marzo che si occupa di promuovere i diritti dei migranti. È impegnata, collaborando con enti e associazioni, in campagne nazionali sui diritti di cittadinanza. Collabora con la rivista Combonifem e con Corriere Immigrazione. Ha promosso e coordinato il progetto AFIA per la formazione di medici specialisti in Congo in collaborazione con l’Università di Lubumbashi. Ha inoltre collaborato alla formazione di operatori sanitari nel campo della medicina dell’immigrazione. Tramite il progetto “Diaspora Africana”, di cui è stata coordinatrice per il Nord Italia, si è impegnata nella promozione della piena cittadinanza degli immigrati.

Nel 2010 è scelta come testimonial nella campagna di sensibilizzazione sull’immigrazione realizzata dall’Ufficio di Roma dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM). Il 27 giugno 2013, il consiglio comunale di Terzigno all’unanimità le conferisce la cittadinanza onoraria del comune. Il 2 luglio 2013, il consiglio comunale di Roccella Jonica all’unanimità le attribuisce la cittadinanza onoraria del comune. Il 1º settembre 2013 riceve la cittadinanza onoraria del comune di Alcamo, conferitale all’unanimità dal consiglio comunale.

Le persone e il sogno sono una sola cosa. Aspirazioni, desideri e sogni sono parte costante della nostra vita. Una tensione continua che ci porta oltre gli ostacoli, un motore propulsivo verso il futuro. È nel sogno che risiede la grandezza dell’essere umano. E con questo intendo una grandezza in grado di lasciare un segno significativo nella vita di ognuno di noi, individualmente e collettivamente. Nella comunità come nella famiglia.

Videomessaggio per XenìaBookFair
Pubblica con Leonida Edizioni:
Vite Straordinarie raccoglie le opere firmate da autori di fama internazionale che si sono contraddistinti per la loro originalità, che sono stati insigniti di prestigiosi riconoscimenti e che, attraverso la loro capacità di esprimere valori universali, hanno contribuito a promuovere la convivenza di popoli e individui di culture diverse in una società in continua trasformazione.
Titolo
Cécile Kyenge. Intervista a cura di Francesca Tuccio
Descrizione

Intervista a cura di Francesca Tuccio

In copertina: Elisa Urso, Vite Straordinarie, 2017 (penna su cartoncino, 33×48 cm).

Genere: Libro intervista
Collana: Vite straordinarie (43), diretta da Valeria Siclari e Francesca Tuccio

978-88-3374-031-7 | pp. 72 | 12× 20 cm | febbraio 2019
9,50 
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Cécile Kyenge

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