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«Strega» e altri racconti: identità russa e questione interpretativa nell’opera di Teffi

15,20 

Tatsiana N. Zhuk

Nota introduttiva di Luciano Catalioto

In copertina: Konstantin Makovskij, Gadanije, 1900. In quarta di copertina: Karl Brjullov, Gadanije Svjetlany, 1836.

Genere: Saggio

Nel testo sono contenuti otto racconti di Teffi in lingua originale con traduzione a fronte.

978-88-97995-00-5 | pp. 304 | 14 × 21 cm | aprile 2012

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Descrizione

«E anche i loro alberi, forse, sono molto belli, ma stranieri, non capiscono il russo»: con queste parole Teffi esprime la difficoltà di superare le barriere linguistiche poste dalla diversità di culture e tradizioni nei complessi meccanismi che regolano la trasmissione di schemi mentali e riferimenti extralinguistici, ovvero un’incomunicabilità che va oltre gli ostacoli comuni della traduzione. Tale disillusione, quasi una sfida, ha però offerto all’autrice del presente saggio l’occasione per dimostrare che, in realtà, esistono metodologie interpretative che consentono di «tradurre l’anima russa», rendere cioè recepibili oltre frontiera messaggi che affondano le proprie radici in specifiche realtà storiche e di vita materiale.
Il vigore evocativo insito nella parola ed il contesto entro cui essa si colloca, le realija, gli antroponimi e gli elementi extralinguistici, che rendono i racconti di Teffi così vivi e autentici, si mostrano fondamentali per descrivere la realtà del popolo russo, per raccontare la sua vita, la sua cultura, la sua storia. Per questa ragione sono stati scelti alcuni racconti particolarmente significativi, perché densi di vividi affreschi di una realtà, quella della Russia d’inizio Novecento, per molti versi affascinante ed in grado di destare forte interesse culturale al di là di limiti cronologici ed oltre i confini nazionali.

«Strega» e altri racconti: identità russa e questione interpretativa nell’opera di Teffi