In offerta!

L’armonia del silenzio

11,40 

Giovanni Vanni

FUORI COMMERCIO

Prefazione a cura di Katia Colica

In copertina: Ceramica intitolata Solitudine di Nino Distefano. Collezione privata custidita presso il Centro di Ortodonzia di Catania.

Genere: Poesia

978-88-95880-95-2 | pp. 80 | 12 × 20 cm | marzo 2012

Esaurito

Categoria: Tag:

Descrizione

Il linguaggio poetico sussurrato ha perso da tempo la sua incisività. Nelle liriche di Giovanni Vanni, al contrario, questo aspetto emerge prepotente accompagnato da una familiarità empatica con l’assenza di rumori, compagna di viaggio di un quotidiano percorso verso la riflessione. La solitudine diventa quindi opportunità per la gestazione di un filo poetico che si tramuta in discorso, una visione obiettiva e depurata da ogni traccia di contaminazione esterna che arrischierebbe di disperdere un’espressione stilistica forte dell’esperienza creativa. Così, la poetica di Giovanni Vanni, preferisce annidarsi dentro una visione intimistica sopravvivendo a un mondo esterno caotico e affamato e divenendo, nei suoi contorni soffusi e pervasi di suggestione, un comodo luogo dell’anima. Una forma di ricerca tenace, quella dell’autore, che scoperchia momenti che trascendono l’esteriorità per caricarsi di emozioni private, di storie suscitate e descritte con consapevolezza e stupore assieme, assumendo in sé la complessità di pensiero come risultato dall’introspezione.
Il testo di Giovanni Vanni porta al di là di un momentaneo senso di emozione, e lo fa accompagnando il lettore attraverso delle interrogazioni patite eppure mai lacerate.
La funzione necessaria delle parole ricercate è data da un movimento interminato di attese, spesso disilluse «Non mi piace girovagare in questo buio indeciso / che fa odore d’inganno. / Non è questa la mia notte.», una persistente riflessione che nella tensione solitaria trova la sua percezione tonale, in cui nell’oscurità emerge la mezza luce di un altro inizio. È una forma di analisi impastata col proprio io, dove le esperienze sono traiettorie dell’animo: «Mi sono perso fra le strade dell’obbedire / dove l’agire è un’ipotesi / e il credere un’ossessione.», in una complessità interpretativa che riflette l’urgenza d’espressione. L’osservazione di Vanni si fonde con la solitudine e lo fa come per scaturire spontaneamente in un appiglio che si arena addosso alle sensazioni più appartate, come nascoste dentro gli angoli silenziosi di uno spazio interiore. La densità dell’opera dell’autore, quindi, si affida alla sua esclusiva attenzione al silenzio, in una sorta di trasformazione armonica dello stesso in suggestione, mentre si crea una contaminazione tra poeta e stato d’animo che si sviluppa in un suono scritto del dire.

Katia Colica

L’armonia del silenzio