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Lago d’argento

12,16 

Laura Moretto
Pagine: 432
Mese/Anno: giugno 2010
ISBN: 978-88-95880-53-2
Dimensioni: 14 x 21 cm

Genere: narrativa

Collana: Narrativa

Esaurito

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Descrizione

Laura Moretto inventa una meravigliosa storia d’amore, contrassegnata dalla magia e dal mistero. Lago d’argento parla della vita di una studentessa di geologia, Dafne, a cui cominciano a verificarsi degli episodi indecifrabili. L’azione si snoda intorno ad un campo di ricerca e alla scoperta di un pugnale appartenente ad un re azteco, arma rappresentante l’armonia vigente tra la razza umana e quella dei vampiri.
L’opera ha diversi substrati culturali e può far riferimento a diversi generi letterari: dal fantasy, allo storico a quello antropologico. In effetti, rivela aspetti fiabeschi per l’intreccio narrativo e per la presenza dei protagonisti in contrapposizione agli antagonisti, ed incanta per la purezza e l’intensità dei sentimenti.
La ragazza s’innamora del suo professore, Cedrick, che inizialmente appare ambiguo e taciturno. Entrambi palesano elementi in comune tra cui il possesso di due ciondoli, che nascondono un sogno d’amore lontano nei secoli. I due pendenti appartengono a due creature rappresentanti il mondo delle tenebre e della luce, per cui non potranno mai stare insieme; dunque il destino pare opporsi a tale unione.
Il ritrovamento di questi elementi scaturisce una serie di vicissitudini e trame da sembrare incantato ogni avvenimento; anche la presenza di una maga e di filtri magici fa presagire elementi da favola e, come ogni favola che si rispetti, anche l’esistenza di personaggi che ostacolano la coronazione di un sogno d’amore.
L’Autrice è ammirabile quando alterna toni e sfumature nelle immagini e trasposizioni quasi oniriche. Inizialmente aleggia un chiaroscuro, si percepiscono ombre che vagano di notte, presenze assenti che, nascoste nei meandri del mondo, vivono ai margini dagli uomini e che, in attesa di non si sa cosa, osservano il loro agire. Traccia con studio analitico e meticoloso l’identikit del vampiro, le difficoltà di vivere tale natura quando si scontra con i sentimenti umani, ma a lui ignoti come l’amore.
Eppure qualcosa d’importante, cui forse non è pronta, attende Dafne e Cedrick si rende conto che è giunto il momento di rivelarle il suo-loro destino.
Ad un certo punto, la giovane diverrà “altro”, un morso le stravolgerà la vita per divenire ciò di cui prima aveva timore e contro cui agiva. Assume tratti, azioni, comportamenti da vampira ma la sua anima è pregna di sé, dell’amore solido e incontrastato contro ogni attese per Cedrick.
La maestria dell’Autrice consiste proprio nel far transitare un personaggio da una parte all’altra della barricata. Saranno le acque del lago d’argento che d’incanto la faranno tornare in sé.
La natura da vampiro perde di fronte agli entusiasmi della condivisione della condizione umana.
Il romanzo è contraddistinto da un incessante climax, il cui acme coincide con l’incontro/scontro tra Cedrick e Jean-Claude e questo è il motivo per cui l’opera risulta coinvolgente emotivamente.
Il capitolo finale restituisce agli occhi quell’immagine da fine apocalisse ormai placata nella sua risoluzione: “La natura era ritornata al suo antico splendore, il bosco era colorato e le foglie cantavano la loro dolce melodia al vento”.
Laura Moretto, in conclusione, invia al lettore un messaggio speciale: solo la fantasia può far accadere le cose più impensabili.

Francesca Rappoccio

Lago d’argento