Breve
descrizione dell’opera
Rugiada
del crepuscolo può essere intesa come
un’opera di formazione, un allestimento spontaneo
d’immagini e impressioni costruttive che non
rinuncia ad una misura metrica agile in grado di proteggere
l’autore, attraverso un effetto di voluta inattualità,
dalla realtà avvilente e sregolata in cui fantasia,
bellezza e passione non sono che vane parole ormai
dissolte nel tempo, da relegare esclusivamente al
mondo magico delle idee, senza un’effettiva
diffusione in quello materiale dei fenomeni esistenti
e quindi prive di qualsiasi valore. Per Luchetta l’immaginazione
è tutto, ma è un tutto che tende all’azione
e non al mero esercizio onirico; nella poesia, e quindi
nell’arte in generale, non deve esserci abdicazione
dal visibile e dalla vita, ma partendo dal regno interiore
in cui ciascuno di noi è insieme eroe e assassino,
re e giullare («I crimini più atroci
| si compiono nel sonno») si deve costruire,
innalzare, per poi astrarre, nel senso di abstrahere,
estrarre fuori quanto di più positivo possa
esserci in ogni uomo, garantendo così la persistenza
di quella goccia di rugiada autentica ed elementare,
rischiarata dalla luce di un tramonto brillante.
Dalla Prefazione di Andrea Napoli